Il sito
Pochi metri al largo della punta si trova il gavitello sommerso collocato sulla sommità di un rilievo che giunge a 7 m dalla superficie. Il sito si sviluppa con moderata pendenza fino alla profondità di 20 m dove sono insediate ampie chiazze di posidonia su detrito. Alle quote inferiori sono sparsi accumuli di massi granitici inframezzati da macchie di posidonia e sacche di detrito: sono possibili numerosi percorsi.
I valori
La morfologia dei massi del fondo continua quella delle rocce emerse della punta, con tafoni, profonde fessure, rocce svettanti e piattaforme granitiche.
La posidonia si insinua in tutte le chiazze di detrito tra gli affioramenti rocciosi e anche sulla roccia fornendo riparo a numerose specie di pesci: tordi merlo, marvizzi e corvine sono abbondanti.
Numerose cernie sostano al riparo dei massi e osservano curiose i subacquei, mentre nella parte più profonda nuotano da un rilievo all'altro grossi dentici. Durante il percorso è possibile osservare due concrezioni ferrose, residuo di ancore di epoca bizantina.
Lungo le pendici di uno dei rilievi più alti si può osservare un'ampio concrezionamento della madrepora Cladocora caespitosa.