Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena

Il Parco

I confini del Parco Nazionale, il cui Ente gestore è stato istituito nel 1996, sono compresi in un'area marina pari a circa 15000 ettari, che annovera oltre 60 isole (superficie terrestre 4937 ettari) con un perimetro costiero di oltre 180 Km. La zonizzazione del territorio del Parco prevede zone MA di tutela integrale, zone MB di tutela parziale, e siti destinati all'immersione subacquea, dove è vietata la pesca sportiva e professionale e la velocità di transito è limitata a tre nodi.

L'ambiente terrestre

A sottolineare la grande importanza naturalistica il perimetro che delimita il Parco Nazionale comprende anche un SIC, Sito d'Importanza Comunitaria, una Zona di Protezione Speciale. Delle sette isole maggiori solo La Maddalena, e in misura minore Santo Stefano, Caprera e Santa Maria hanno insediamenti stabili, tutte le altre e la miriade di isolotti e scogli godono di condizioni di quasi naturalità. Su molte di esse è interdetto l'accesso per proteggere popolazioni di importanza internazionale di uccelli marini, come la berta minore e la maggiore, l'uccello delle tempeste, il marangone dal ciuffo e il gabbiano corso. Le isole sono inoltre un riferimento importante per le specie migratrici che seguono la direttrice nord sud, attraversando le Bocche di Bonifacio. La fauna terrestre annovera specie protette e rare, come la lucertola di Bedriaga (Archaeolacerta bedriagae). Tutte le isole hanno una rilevante importanza botanica per la diffusione di numerosi endemismi e di piante rare o di interese biogeografico. L'insieme della flora annovera oltre 750 specie. Le isole dell'arcipelago sono una delle zone naturalistiche più importanti della Sardegna ai fini della conservazione della biodiversità.