Lungo gli oltre 1800 km di costa della Sardegna numerosi arcipelaghi e isole racchiudono uno straordinario patrimonio naturalistico. Non è un caso che proprio le piccole isole siano al centro di tutte le aree protette istituite nella Regione, con la sola eccezione del tratto di sud ovest, dove le isole di San Pietro e San Antioco, con tutte le minori, sono comprese in un'area di reperimento e sono già sottoposte alla fase di istruttoria per l'istituzione dell'area protetta. La complessa macchina della protezione che fa riferimento a due leggi fondamentali (979/82 e 394/91) si è di fatto avviata a fine anni Novanta del secolo scorso, ma il pieno dispiegarsi dell'attività è iniziato con il nuovo millennio. I Parchi Nazionali e le Aree Marine Protette hanno riferimenti istituzionali diversi, ma di fatto concorrono al medesimo obiettivo, quello di conservare la straordinaria ricchezza e peculiarità degli habitat sommersi e costieri di alcuni dei tratti litorali di maggior pregio. Nel caso delle AMP Tavolara, Capo Carbonara, Capo Caccia e del PN La Maddalena gli obiettivi di conservazione devono fare i conti con un elevato livello di fruizione consolidato, in conseguenza della spiccata vocazione turistica dei tratti costieri.
Altri, ma non minori problemi deve affrontare la gestione di aree come l'Asinara o il Sinis, legati principalmente alla vastità del territorio e, nel secondo caso, anche a una forte pressione della pesca professionale. Ma si può affermare che quello che sembrava un disegno utopistico, ha preso forma e l'attività degli Enti Gestori (con un elevato coinvolgimento degli Enti Locali) ha fatto divenire la tutela dell'ambiente un valore aggiunto per lo sviluppo dei territori interessati. Sul versante della conservazione, PN e AMP hanno avviato attività di rete per la protezione di animali carismatici, i cetacei e le tartarughe marine, e possono dimostrare con studi scientifici un risultato ormai evidente anche ai profani: un diffuso "effetto riserva" con un aumento in qualità e quantità della fauna ittica.
Egidio Trainito - Autore della guida